Andando più nello specifico, internet degli oggetti è far connettere gli oggetti a un network al quale vengono inviate le informazioni sul loro status o sull’ambiente circostante consentendo delle funzionalità di controllo intelligente e di gestione automatizzata. Il London City Airport userà il finanziamento per poter sviluppare una rete di sensori interconnessi e anche un database centrale per tracciare, comprendere e anche gestire il flusso e il comportamento dei passeggeri, proprio grazie a dei punti di contatto che troveranno in punti chiave dell’aeroporto.
Alcuni aspetti del progetto sono la gestione del movimento dei passeggeri per l’aeroporto, il calcolo dei tempi di viaggio, programmi di customer loyalty e servizi specifici come agende di viaggio personalizzate dando la possibilità di ordinare pasti online e attivare promemoria relativi allo status dell’imbarco. Il sistema vi da anche la possibilità di localizzare passeggeri mancanti, di controllare il percorso dei bagagli e di individuare le persone in situazioni di emergenza.
Matthew Hall, Chief Commercial Officer del London City Airport ha dichiarato: “London City Airport è la porta di ingresso a East London, che si sta posizionando come il polo tecnologico di Londra. L’aver ottenuto questo progetto sembra quasi una conferma della vocazione hi-tech di questa parte della città. Questa iniziativa, con la quale puntiamo a stabilire un modello per gli aeroporti di tutto il mondo, ci aiuterà a gestire meglio il viaggio dei passeggeri attraverso l’aeroporto e ad interagire con loro sfruttando concetti di marketing intelligente disegnati sui bisogni dei clienti.”
Il progetto è iniziato ad Aprile di questo anno e si concluderà a Marzo 2014; il quale si baserà sulla tecnologia Living PlanIT Urban Operating System ed è guidato da un consorzio di aziende tra cui Milligan, IBM, Cisco Systems e anche da varie piccole e medie imprese tecnologiche.
Per maggiori informazioni: www.londoncityairport.com
