Gonars
Nord, è la nuova area gestita da Chef Express (Gruppo Cremonini) è
stata costruita ex novo, e fa parte delle quindici aree di servizio e
rifornimento carburante dislocate lungo la rete di Autovie che
saranno parzialmente o totalmente ristrutturate.
Un' ampio parcheggio, posteggio per i camion, pullman e camper, possibilità di monitorare l’automobile da Smartphone, offerta di ristorazione variegata, comfort per gli autotrasportatori, giochi per i bambini, aree recintate Pet Friendly: la nuova area di servizio di Gonars Nord soddisfa le esigenze di ogni tipo di viaggiatore. La progettazione architettonica del nuovo edificio è stata curata da Iosa Ghini Associati con una particolare attenzione verso i temi della sostenibilità ambientale.
Un
progetto e sostenibilità in linea con l’intervento di
rigenerazione dell’area “Ponte di Novara”, il primo intervento
architettonico di Iosa Ghini Associati per Chef Express (gruppo
Cremonini) sulle aree autostradali. Anche
l’area di servizio di Gonars Nord prevede l’uso del legno come
rivestimento dell’involucro esterno: l’edificio, un prefabbricato
in cemento armato di ultima generazione, è stato isolato e reso il
più possibile coibente sia all’intero che all’esterno attraverso
l’uso di un involucro costituito da doghe in legno microlamellare
di abete, in grado di contenere i raggi solari, ridimensionando al
minimo gli impianti di climatizzazione ed evitando gli sprechi.
Materiale ecosostenibile per eccellenza, il legno svolge anche la
funzione virtuosa di assorbitore di CO2 che non va in atmosfera,
andando incontro alle politiche europee di salvaguardia del pianeta e
controllo sui cambiamenti climatici; inoltre non ha bisogno di
manutenzione, ed è l’unico materiale da costruzione rigenerabile.
In
tutte le sua applicazioni del concept Chef Express, il rivestimento
diventa un indicatore in grado di rendere immediata e visibile la
filosofia del progetto, rendendolo facilmente riconoscibile. Massimo
Iosa Ghini spiega “Il
punto di partenza progettuale, che poi ha generato anche l’impatto
visivo, è stato un ragionamento funzionale: migliorare la
performance dell’edificio e ridefinire l’involucro esterno. Già
che dobbiamo farlo, ci siamo detti, facciamolo in un certo modo:
inseriamo uno schermo che aiuti d’estate e d’inverno a contenere
il consumo energetico, ma con naturalità.”
Per
Maggiori Informazioni: www.iosaghini.it