Un'
omaggio all' imperatore e filosofo Marco Aurelio il nome del grano
duro scelto da Sgambaro come unica varietà, 100% Italiana, per la
sua pasta d’eccellenza “Etichetta
Gialla”.
La selezione del Marco Aurelio è il punto di arrivo di un grande progetto di sviluppo e innovazione che ha visto la stretta collaborazione di Pierantonio Sgambaro con Stefano Ravaglia, ricercatore della Società Italiana Sementi (SIS), e con un gruppo di agricoltori Italiani.
Un’iniziativa
ambiziosa, nata però in maniera informale “Durante una
chiacchierata tra appassionati di cibo buono e genuino - racconta
Pierantonio Sgambaro, presidente e terza generazione alla guida
dell’azienda di famiglia - L’idea, o meglio la sfida, era
identificare una varietà di grano che valorizzasse l’agricoltura
italiana, fosse intrinsecamente adatta alla pastificazione e avesse
le caratteristiche di altissima qualità ed eccellenza che come
Sgambaro cerchiamo nel raccolto”.
Grazie a Marco Aurelio,
Sgambaro realizza l’intera gamma “Etichetta Gialla”, diventata
nel tempo garanzia di tracciabilità e di origine sicura e 100% Italiana. Il grano è macinato direttamente dall’azienda
all’interno dello storico stabilimento di Castello di Godego, nella
campagna trevigiana.
Questa
tipologia si distingue per la qualità del glutine e il colore giallo
ambrato. I chicchi sono macinati nel mulino interno senza essere
surriscaldati e la semola viene in seguito impastata in pastificio
con acqua prelevata dal pozzo di proprietà profondo 140 metri. La
produzione avviene tramite un processo di trafilatura al bronzo. La
lunga fase di essiccazione a bassa temperatura ne conserva le
proprietà organolettiche e sensoriali.
Il
Marco Aurelio è coltivato su un’area compresa tra la Puglia, da
sempre vocata al grano duro, e l’Emilia-Romagna che, nonostante una
tradizione più recente, riesce a dare ottimi risultati in termini di
specificità. L’ampia distribuzione territoriale della coltivazione
permette ogni anno a Sgambaro di selezionare il raccolto in modo
molto stringente. Solo il grano migliore, che non ha risentito di
situazioni avverse, verrà utilizzato per la produzione
dell’Etichetta Gialla: è palese che le condizioni meteorologiche
giochino un ruolo importante sulle caratteristiche della resa annua,
ma anche il lavoro degli agricoltori è fondamentale per ottenere un
prodotto sano, genuino e sicuro. Per una qualità senza compromessi,
dal 2003 Sgambaro si rifornisce esclusivamente da agricoltori
italiani con cui ha un consolidato rapporto di fiducia.
“L’esperienza
maturata in questi anni ci ha dimostrato che se un agricoltore si
impegna e lavora bene, riesce a produrre prodotti di qualità anche
in situazioni estreme - commenta Sgambaro - La buona pratica
agro-culturale influisce tantissimo sul prodotto finale: per questo
il fattore umano è così importante”.
L’azienda
è stata fondata nel 1947 dal mugnaio Tullio Sgambaro, è uno dei
pochi pastifici di dimensioni medio-grandi ad avere tutt’oggi un
mulino interno, elemento imprescindibile per finalizzare una
metodologia di lavoro rispettosa dell’ambiente. La sostenibilità è
uno dei valori che determinano le scelte di Sgambaro in ogni fase e
aspetto della propria attività. “Si parte dai campi,
dall’attenzione alle materie prime, con l’intento di reperirle
nei territori più vicini” spiega Pierantonio Sgambaro.
L’integrazione del molino con il pastificio azzera gli spostamenti
fra siti produttivi, mentre precisi accordi con le società di
trasporto assicurano consegne a carico pieno anche con altri prodotti
compatibili.
La
bassa quantità di anidride carbonica rilasciata nell’aria durante
il ciclo di produzione rende l’Etichetta Gialla una delle linee di
pasta a minor impatto ambientale. Nonostante ciò, Sgambaro ha
promosso diverse iniziative di compensazione della CO2: ha adottato
600 ettari di boschi in Veneto, aderito al progetto Bosco Limite e
oggi collabora con Blue Valley per la tutela del prezioso ecosistema
della laguna veneta attraverso un programma che prevede la riduzione
dell’anidride carbonica in atmosfera attraverso il suo stoccaggio
nel suolo.
Gli
stabilimenti sono infatti alimentati con sola energia da fonti
rinnovabili. E, per ridurre ulteriormente le emissioni, Sgambaro
investe sull’efficienza delle macchine: le nuove tecnologie
permettono di ottenere risultati migliori con meno energia, evitando
di immettere nell’ambiente centinaia di tonnellate di CO2.
“Essere
ecosostenibili per noi significa rispettare la biodiversità e gli
ecosistemi, usare in modo efficiente le risorse naturali e umane”,
conclude Sgambaro.
Per maggiori informazioni: www.sgambaro.it