La porzione di territorio
che si estende tutto intorno a Tirano è anche ricchissima di storia
e la Media Valtellina ha una concentrazione unica di borghi, chiese,
castelli, musei e palazzi storici che raccontano l’identità del
territorio, la sua cultura e le sue tradizioni.
Nel pieno rispetto delle leggi in materia di sicurezza e distanziamento sociale, le principali attrazioni culturali del tiranese annunciano la riapertura al pubblico: una ragione in più per programmare una gita fuori porta in Media Valtellina, dove le pagine della storia si sfogliano attraversando il territorio a piedi o in bicicletta a stretto contatto con la natura, a poche ore di auto dalle grandi città lombarde.
Arte,
storia e antichi intrighi politici in Valtellina: Palazzo Salis a
Tirano.
Costruito
tra il 1630 e il 1703, Palazzo Salis fu per molti secoli dimora dei
Conti Sertoli Salis, governatori e podestà grigioni della
Valtellina. I suoi saloni, splendidamente affrescati, sono stati
teatro di tutti gli incontri chiave del potere politico in Valtellina
tra il XVII e il XVIII Secolo e oggi, dopo numerosi e recenti
restauri durati vent’anni, il Palazzo è tornato al suo pieno
splendore. Esternamente presenta una facciata di stile
tardo-cinquecentesco, fiancheggiata da due torri, con un portale
centrale barocco realizzato su disegno del Vignola. All’interno è
possibile visitare un circuito museale composto da dieci sale, che si
affacciano sull’antica corte rustica del ’500 denominata “Corte
dei cavalli”, una chiesetta barocca dedicata a San Carlo Borromeo e
un suggestivo giardino interno all'italiana: una vera chicca
custodita gelosamente all’interno del palazzo, riconosciuto tra i
più significativi della Lombardia e senz'altro il più noto in
Valtellina.
Palazzo Salis a
Tirano (SO) resterà aperto ai visitatori ogni
giorno dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 16:30. Nel mese di
agosto aprirà anche la domenica. Il biglietto di ingresso costa € 8 ed è possibile prenotare visite di gruppo. Per maggiori
informazioni: www.palazzosalis.com
Antichi
fasti nobiliari nel cortile più instagrammabile di Valtellina:
Palazzo Merizzi a Tirano.
Dall’esterno
è difficile intuire cosa si cela dietro le mura del Palazzo, ma non
appena attraversati i due ampi portali in pietra che marcano
l’ingresso ci si trova di fronte a una delle mete più frequentate
e fotografate di tutto il centro storico di Tirano: uno straordinario
cortile d’onore a pianta quadrata, tutto porticato da colonne e
pilastri. Le quattro testate delle logge est e ovest del cortile sono
decorate con quattro stemmi: quello della nobile famiglia Merizzi,
che da diversi secoli possiede e gestisce il Palazzo, e altri tre
appartenenti a Maria Venosta di Tirano, Caterina Grana e Anna Maria
Lucini, nobildonne della zona che probabilmente contribuirono al
disegno delle tre belle Stue del Palazzo. Le stanze interne si
contraddistinguono per le suggestive decorazioni d'epoca. Alcune
furono affrescate da pittori ticinesi del comune di Malcantone; i due
saloni più famosi sono foderati di pannelli in legno intagliato e
dipinto con decorazioni in stile Luigi XIV risalenti al Seicento. Nel
Palazzo è conservato l’archivio della nobile famiglia Merizzi, con
documenti dal 1510 al 1800 tra cui 150 pergamene medioevali e gli
antichi alberi genealogici delle famiglie Tirolesi di Wolkenstein e
Schlanders.
Le visite guidate costano € 5 e si tengono
da giugno a settembre il venerdì e il sabato alle ore 15:30. Per
maggiori informazioni: www.facebook.com/palazzomerizzi.
Un
affascinante crocevia di storia e personaggi illustri nella
villa-museo circondata dal parco: Villa Visconti Venosta a Grosio.
L’antica
residenza estiva della nobile famiglia dei Visconti Venosta sorge
all’ingresso del paese di Grosio, in pieno centro storico. Una
siepe di biancospino e un'alta cinta muraria che circondavano il
grande parco della villa, ora pubblico, garantivano un tempo
riservatezza alla famiglia che veniva a trascorrere qui l'estate.
Oggi la villa ospita la Biblioteca civica e, per volere della
Marchesa Margherita, ultima erede Visconti Venosta, un Museo che
occupa il primo piano, quello nobile abitato dai marchesi, e,
nell’ala ovest, il secondo piano un tempo riservato alla servitù.
La visita guidata agli ambienti, i mobili d’epoca, i preziosi
oggetti d’arte raccolti nel corso di generazioni svela ai
visitatori più curiosi aneddoti e vicende della nobile casata dei
Visconti Venosta.
Margherita abitò la villa fino al 1982 e non apportò nessuna modifica di rilievo agli arredi, che riflettono ancora oggi il gusto dell'illustre suocero Emilio. Il Marchese fu un importante diplomatico e Ministro degli Esteri del Regno d’Italia; le stanze del palazzo conservano ancora cimeli di alcune sue conoscenze illustri come la poltrona di Camillo Benso Conte di Cavour, di cui era amico e sostenitore politico, e un volume di proverbi francesi postillato da Alessandro Manzoni.
Villa Visconti Venosta a
Grosio (SO). Sarà visitabile per
tutto il mese di Giugno il sabato, la domenica e i festivi dalle
10:00 alle 12:00 e dalle 13:30 alle 17:30. Le visite guidate partono
nei giorni di apertura alle 10:30, alle 14:00 e alle 16:00. Per
maggiori informazioni: www.villaviscontivenosta.it
Per
maggiori informazioni: www.valtellinaturismo.com